Il primo posto in cui mi hanno acciuffata e sono dovuta uscire, che nervi. Ok, devo ammettere che non sono stata particolarmente furba nemmeno io; sono rimasta all’interno per due ore abbondanti di cui oltre una e mezza a leggere documenti che ho trovato in giro (worth it, assolutamente) e qualcuno è poi arrivato a fare domande.
Probabilmente la signora si aspettava i soliti ragazzini lì a far casino ed invece si è trovata davanti una tizia con zaino e macchina fotografica che voleva documentare. Non sono certa fosse la proprietaria o una parente ma ha raccontato che, nonostante lo sfascio totale, stanno “cercando di vendere” anche se “hanno già rubato tutto”. Credo che se avessi insistito un pelo per fare ancora qualche foto e fatto altre due domande sulla storia magari mi avrebbe anche detto di più ma essendo consapevole di essere dove non dovevo essere, mi sono cucita la bocca e mi sono fatta gentilmente accompagnare alla porta.